Cafè Rouge
Costanza e Shay si sono incontrati nel 2013. A Roma, in un grande e freddo ten- done da circo, hanno iniziato a incrociare le idee.
Dal loro incontro, nel 2014 è nato uno spet- tacolo di circo e teatro di strada, che in dieci anni ha superato le cinquecento re- pliche, e nel 2015 un bimbo di nome Noah. Shay lancia ogge i e Costanza sta con i piedi per aria. Le cose che li accomuna- no del mondo del circo sono l’ossessione per la tecnica e il desiderio di trovare nuo- vi modi di fare circo, pensando in modo trasversale e mescolando immagini e vi- sioni provenienti dal cinema, dalla poesia, dall’arte in genere.
Cafè Rouge è uno spe acolo di circo e tea- tro di strada energetico e dinamico che unisce il mondo terreno a quello dell’aria, il tu o mixato con una vena poetica e a trat- ti umoristica.
Una elegante acrobata e un eccentrico
giocoliere vi stupiranno e lasceranno sen-
za ato! Dall’equilibrismo su scala libera alle
contorsioni in aria a diversi metri di altezza,
il pubblico viene trasportato in un mondo
dove terra e aria si fondono, creando un’at-
mosfera di divertimento e suspense.
Il progetto Mefisto Brass nasce nel 2019 a Milano. Il gruppo, in forma di Street Band,
propone un repertorio originale, frutto di un metodo di composizione collettivo basato sull’improvvisazione e la rielaborazione di sonorità tipiche della musica elettronica e techno, riformulandole e adattandole a una formazione composta esclusivamente da strumenti a fiato e percussioni.
La band si inserisce nella scena milanese e in breve tempo comincia a farsi conoscere in tutta Italia grazie anche a un’intensa attività di busking e performance di strada,
che portano il gruppo a collezionare numerose esibizioni in locali, sale da concerto e
festival, per più di 160 date. Nel 2020 i Mefisto pubblicano il loro primo EP, Amhardcore e nel 2024 è uscito il loro album Totem.
I Mefisto Brass sono: Giacomo Bertazzoni (Sax tenore), Lorenzo Faraò (Sax baritono), Niccolò Pozzi (Susafono), Fabio Danusso (Rullante), Davide Turolla (Grancassa).
Yoga Art
Marta Massara, insegnante con esperienza di vinyasa yoga, pranayama e medita- zione è fondatrice del proge o Yog Art. “L’idea nasce dalla mia esperienza lavorativa pregressa nel mondo dell’arte, con Galleria Cardi, Istanbul Biennale e Flash Art, an- cora in corso.
L’incontro tra yoga e arte è molto naturale: i due mondi insieme sviluppano un’inte-
ressante sinergia.
“Praticare in un luogo d’arte ha degli aspe i profondi. Oltre al contesto, anche i co-
lori, la texture di alcune opere possono in uenzare la nostra percezione e agire a
livello inconscio. Consentono quindi di abbandonare più facilmente i nostri pensieri
pratici e quotidiani.
L’artista indaga ed esplora il suo sentire, così la pratica yoga nella sua ricerca dire-
ziona consapevolmente il nostro sentire per un ascolto più profondo. La consape-
volezza ci porta a vivere e assaporare il momento presente.”
Il proge o è stato ospitato da diverse gallerie e fondazioni, tra cui Woolbridge
Gallery, Fondazione Pistole o Ci adellarte, Terzo Paradiso O icial, Un(fair) 2023,
Yogafestival Milano, A Pick Gallery Torino, C+N Gallery Canepaneri Genova - Milano,
Galleria Cardi Milan - London, Eventi con Let’s it Art - dal quadro al pia o, Ortigia
Contemporanea Festival.
Cantante, dj, produtrice, Missin Red propone un dj set dal gusto ricercato e trasci-
nante, con selezioni che variano dalle oldies all’eletronica, dai mash-ups al funk, dal
reggae al tropical sound.
Il dj set è personalizzato da alcuni brani originali cantati live,
produzioni e mash up esclusivi Missin Red. Dal 2006, si è esibita oltre millecinquecento volte, in Italia e all’estero. Dal 2015 conduce su Radio Popolare il programma Snippet.
Alieni in un mondo che spinge al binarismo, i Queen of Saba si presentano con co- lorata irruenza per smantellare i dogmi di genere ed esplorare le in nite sfumature della musica. Duo ele ronico con un’anima analogica composto da Sara Santi e Lo- renzo Ba istel, si cibano di in uenze Neo-Soul, alternative R&B, Disco Pop, Hip-Hop e Indietronica. Debu ano dal vivo nell’aprile 2019. Dopo la pubblicazione di cinque singoli in inglese, a giugno 2021 pubblicano Fatamorgana, album di nove tracce in italiano, e a marzo 2022 il singolo Pesca Noche in collaborazione con Ganoona, arti- sta milanese. Il duo si inserisce nel contesto indipendente veneziano de La Colle a Dischi, neonata etiche a di cui sono co-fondatori. A o obre 2023 pubblicano il loro nuovo album, Medusa, un disco che vede diverse featuring come quella di BigMama in Cagne Vere, o quella di Willie Peyote in A.C.A.B. Amami Come Ameresti bambi.
Nome d’arte di Irene Zanovello, cantante e autrice di origini varesine. Nasce come
autista classica e, dall’età di 18 anni, per diversi anni sperimenta la sua versatilità
vocale dal canto classico al jazz. Dal 2018 al 2020 segue i seminari d’improvvisazione
vocale tenuti da Oskar Boldre, conquistando un posto nel suo coro Ancore d’Aria a
Milano.
Dal colpo di fulmine con le Circle Songs e dalle loopstation, nascono le sue prime canzoni. I primi due brani, scri i in inglese, sono stati prodo i dal musicista e pro- du ore varesino Ma ia Tavani. I successivi cinque, in italiano, sono stati prodo i da RGB prisma. Il 15 marzo 2022 ha pubblicato il primo singolo Qualcosa di più lento, il 12 aprile è uscito il secondo singolo Reason e il 17 giugno 2022 il suo disco d’esordio Risvegli.
Tierra que anda
L’uomo è terra che cammina, con i suoi elementi contrastanti in continua evoluzione. Un cammino lungo una vita che senza una meta e a raverso desideri e avversità prosegue inesorabilmente con la curiosità di vedere cosa ci sarà, accogliere quello che verrà o raggiungere quello che ardentemente si vuole.
Due corpi che si cercano, intrecciati in un dialogo silenzioso e profondo.
L’uomo è terra che cammina e brucia, un’entità in perpetuo movimento, che va avan-
ti, sempre e comunque, spinta dalla forza intrinseca della vita stessa.
Tierra que anda nasce come secondo a o di una ricerca che ha visto il suo primo pubblico in una performance site speci c nel Borgo di Stavoli, nella quale corpo e ascolto sono strumenti primari per indagare e coesistere in uno spazio comune. Corpi solidi nello spazio che delicatamente ritrovano empatia e dialogo con l’am- biente che li ospita, innescando un usso continuo di dare-avere come azione a iva di scambio e relazione. Il suono naturale e la musica che il corpo stesso produce è parte integrante di questa ricerca e a o creativo. Accompagna, segue, indica e crea stimoli uditivi che muovono i corpi, dando vita a un tappeto sonoro autentico, quella musica naturale che molto spesso dimentichiamo di ascoltare.
Da questo primo a o performativo arriviamo a Tierra que anda che invece accoglie un tappeto sonoro musicale trasformandosi in un connubio musica-corpo che crea e trasforma una nuova entità in perpetuo movimento.
Autrici e performer: Antonella Albanese e Cassandra Bianco.
VERONICA MORELLO Poetica del vuoto
Poetica del vuoto è una performance creata da Veronica Morello per le allieve della
scuola Incontra la Danza di Daniela Greppi.
L’idea performativa nasce dal desiderio di dare vita all’opera d’arte di Tommaso Verdesca Poetica del vuoto, e per valorizzare delle realtà valsesiane.
Le danzatrici, infatti, danzeranno intorno all’opera, cercando di riproporne le forme,
le linee, le curve, e di trasmetterne le sensazioni al pubblico presente.
AISLING LENTI, EDITH CODEGONI, JACOPO DE
DOMINICI, TANZIO ARFINO E MAURO CAMOSSO Voce su tela
‟Voce su tela” nasce da un incontro fortuito: quello di una pittrice, Edith Codegoni,
recentemente fuggita dalla complessa situazione israeliana, un’attrice, Aisling Lenti,
recentemente fuggita da se stessa, e un restauratore, Jacopo De Dominici, che abitualmente fugge nella sala prove di Varallo per realizzare il suo rapporto con la musica.
Il dialogo si apre con l’intento di coniugare in una performance la pratica vocale
con quella del live painting e dell’improvvisazione musicale. A partire dall’approccio
artistico che Edith ha sviluppato nel corso degli anni, la voce di Aisling segue una
drammaturgia che mescola la riflessione sull’identità spirituale in contrapposizione
al dogma religioso e le trasformazioni che il sé attraversa a seconda della fase di vita
e del contesto sociale in cui si trova. La partitura vocale alterna momenti più musicali
ad altri più narrativi, il tutto in accompagnamento e continua relazione con altri due
musicisti, Tanzio Arfino e Mauro Camosso, che Jacopo De Dominici ha coinvolto al
fine di ampliare le possibilità di interazione artistica e trovare maggiori spunti nella
diversità degli strumenti musicali presenti in scena.
Aisling Lenti si diploma nel 2019 alla Scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone a
Bologna. Negli anni lavora a fianco di Marco Viecca per la Fondazione Accomazzo,
periodo in cui partecipa e vince il concorso Vittorio Alfieri e l’attore 2021. Viene coinvolta in progetti di formazione per la scuola primaria e di team building. Ma continua
il percorso di formazione dapprima a Parma dove viene selezionata per Casa degli
artisti presso il Teatro Due e successivamente a Ravenna dove, con l’intenzione di
accrescere la propria consapevolezza sulla pratica vocale, frequenta il corso di Alta
Formazione per pratiche di creazione vocale e sonora diretto da Ermanna Montanari
ed Enrico Pitozzi. La sua ricerca sulla voce e sulla parola continua e prende forma in
una serie di performance che hanno trovato un luogo disponibile all’interno di spazi
museali e mostre sempre diversi con cui entrare in relazione.